Terzo posto per i Vigili del Fuoco
Si è svolto a Lucera (FG) il 6 e 7 giugno ’16 il VI° Campionato Italiano interforze di tennistavolo .
45 atleti provenienti da tutti i Corpi Militari e ad ordinamento civile si sono confrontati sul tavolo blu dando vita ad una competizione entusiasmante alla fine della quale il nostro miglior rappresentante Paolo Alongi ha conquistato un meritatissimo terzo posto.
Un tifo “da stadio”, che raramente si vede nei tornei di tennistavolo, ha accompagnato tutte le partite dei nostri rappresentanti provenienti da vari Comandi Provinciali di tutt’Italia e sicuramente è stato determinante per evidenziare la compattezza della squadra VVf che è riuscita nel difficile intento di piazzare ben tre atleti ( Danilo Pavone di Varese , Denis Gradi di Pisa e Paolo Alongi del Comando di Catania) ai quarti di finale e dieci atleti agli ottavi.
Un po’ di sfortuna non è mancata quando i nostri rappresentanti più forti si sono dovuti incontrare nella stessa parte del tabellone, la più impegnativa ma anche quella che ha visto disputare gli incontri più spettacolari.
Il beniamino del pubblico Denis Gradi del Comando di Pisa ha dovuto cedere il passo al più titolato Marcello Arcigli (Marina Militare) lottando come un leone, ma nulla ha potuto contro un giocatore forte ed esperto che lo ha costretto ad un gioco a lui non congeniale.
Il discorso è cambiato una volta che in semifinale il forte giocatore della Marina Militare, risultato poi vincitore del torneo, è stato affrontato dal nostro Paolo Alongi del Comando di Catania.
La semifinale Alongi-Arcigli è stata una partita a dir poco incredibile che ha visto subito il nostro rappresentante andare sotto di 2 set a zero. Ma Alongi è un vero duro che non molla mai e sostenuto da tutti i VV.F. presenti ai quali si sono poi uniti un’altra consistente parte di pubblico, ha cominciato , punto dopo punto una rimonta che ha dell’inverosimile.
Infatti nel proseguo della partita Paolo comincia a rispondere ai terrificanti top spin di rovescio di Arcigli e vince ai vantaggi il terzo set. E siamo sul 2 a 1. Comincia il quarto set all’insegna di un sostanziale equilibrio ma Alongi è carico, tatticamente ordinato e sostenuto da un pubblico che ora è tutto per lui. Così, sempre ai vantaggi, vince il quarto set. Siamo sul 2 a 2.
Il quinto ed ultimo set inizia con una tensione sportiva tale che raramente si vede nel tennistavolo ma Alongi sembra volare sulle ali del tifo “stellare” e grazie al suo roccioso carattere non si fa distrarre e rimane concentrato sul match.
Il combattimento punto per punto, quasi un corpo a corpo, evidenzia un equilibrio sostanziale nel quale solo la fortuna potrà determinare l’esito finale dell’incontro. Anche l’ultimo set è ai vantaggi. Alongi annulla un primo match ball al campione della Marina, poi ribalta la situazione ed è lui ad avere il punto per chiudere la partita. Purtroppo Arcigli si difende bene e allunga di nuovo. Alongi pareggia e si conquista un secondo match-point. Pubblico in fibrillazione. Ad un passo dalla vittoria, che sarebbe stata strameritata, la sorte privilegia l’atleta della Marina Militare che si aggiudica l’incontro ed il conseguente diritto a disputare la finale. Finale che Arcigli, ormai libero dall’incubo Alongi, domina con un perentorio 3 a zero contro Messa, giovane atleta promettente dell’Aeronautica Militare.
La premiazione è una festa con tutti gli atleti sul podio a congratularsi gli uni con gli altri.
Entusiasmante il torneo, ottima l’organizzazione, arrivederci al prossimo anno.
Articolo di Massimo Mendeni rivisto e corretto da Marco Fè
Poesia di Marco Fè
Si aspetta da un anno/con ansia sincera/ si va a fare danno/ in quel di Lucera/si va all’Inter forze/si va arcicontenti/ tra cento e più’ borse/ coltello tra i denti/siam tutti gasati/racchette già’ pronte/soldati affamati che cercano il fronte/il viaggio e’ uno scempio/ci si trova a Roma/ma rupil, ad esempio,/ che guida e’ già’ in coma/c’è’ denis, mercuri/ Mendeni, c’è’ fe’/le facce da duri/ i più’ duri che c’è’/ Danilo e barella/ di pugnar han la smania/alongi e’ la stella/ che vien da Catania/sul nostro pulmino/ci si sta da dio/bhe, stretti un pochino/ che c’è’ casadio/qualcuno e’ partito/già’ in precedenza/a Matera e’ finito/ a fare la lenza/son blancussi e iori/e ognun dei due spera/ pregustano allori/ da vincer a Lucera/asilo han trovato/ da un degno triello/santochirico, donato/ e domenichiello/a tutti va aggiunto/ il buon rorro Gianni/che, grazie al suo spunto/può’ certo far danni/ Lucera e’ un miraggio/ si arriva stravolti/ in viaggio da maggio/ fatica nei volti/ma già’ nei saluti/ ci siam rinfrancati/ amici assoluti/ già’ tutti abbracciati/e dopo esser ostaggi/ per alcune ore/ di ostili messaggi/ del navigatore/ si arriva all’oggetto/ cercato da tempo/ e’ il palazzetto/ping pong? Questo e’ il tempio/ si studiano presto/gli accoppiamenti/qualcuno e’ già’ mesto/altri contenti/m’è’ toccato uno forte!/a me uno al top!/ha le puntinate corte?/no, cia’ l’antitop/molti speranzosi/ molti preoccupati/ molti baldanzosi/ molti rassegnati/uno passa il turno/ l’altro eliminato/ uno taciturno/uno un po’ esaltato/ come nella vita/ ci son alti e bassi/ la’ ogni partita/ o la perdi o passi/non s’inventa niente/in quella volata/ buon sangue non mente/ la classe e’ premiata/ e cosi’ i campioni/fan la loro strada/passano i gironi/ e noi ben che vada/presto giocheremo/ in seconda fascia/”ho perso da scemo”/ e la velleità’ s’accascia/fuori mercuri fe’ Mendeni/ il cui gioco non ha schemi/fuori santochirico e domenichiello/il cui gioco non e’ bello/ rorro casadio e iori/Giocan male tutti fuori/ domani per punizione/ girone di consolazione/dentro Denis rupil alongi/ i campioni del ping pongi/dentro blancussi e marcosano/ svelti d’occhio e anche di mano/dentro barella e pavone/ da Varese con passione/domani per tutti loro/ possibilità’ d’alloro/per ritemprarsi si va a cena/ tutti insieme di buona lena/ e la sorpresa sai qual’è’/ che ci trattano da re/antipasti e pizza a pioggia/ a Lucera presso foggia/una cena a 5 stelle/ e poi le notizie belle/solo a testa 10 euro/da ricovero alla neuro/poi di corsa in camerata/a dormir per la nottata/tutti quanti i letti accanto/fe’ scompare e per incanto/per miracolo riappare/ nella singola imperiale/ bagno in camera perfino/ e si mette il pigiamino/ l’ufficiale, il buon mercuri/l’ha ceduta per bontà’/ ma quegli altri son sicuri/ cia’ fregato, che slealtà’/la mattina c’è’ tensione/ si ritorna al palazzetto/rupil senza colazione/ resta certo un po’ interdetto/Paolo pressa .ha tanta fretta/” ho il torneo che mi aspetta/ per la prescia da’ di mat/ salta pure il bancomat/ricominciano i duelli/qualche testa ancora cade/ Giocan bene questi e quelli/ le racchette sono spade/ma la truppa si assottiglia/ viene fuori la gran classe/sugli spalti e’ parapiglia/ e si accalcano le masse/ di pompieri che eccitati/ seguon attenti la tenzone/tutti gli occhi han puntati/su alongi lor campione/questi in quarto di finale/ e’ alle prese con fedeli/ la partita butta male/maledetti siano i cieli/siamo al quinto e alongi e’ sotto/ma recupera, e’ di ghiaccio/ punto a punto torna sotto/ lotta sempre, e’ un cagnaccio/ e il miracolo poi avviene/ la partita e’ del pompiere/ sugli spalti per le pene/ ci son facce come cere/siamo in semifinale/son contenti padri e figli/ ma ci dice proprio male/ ci troviamo contro arcigli/ e’ quest’ultimo un campione/ il suo corpo e’ la marina/fa schiacciate a profusione/ ogni colpo e’ una mina/e difatti va due a zero/Paolo sembra già’ spacciato/ma in tribuna e’ tifo vero/sembra che siamo al mercato/poi c’è’ punto contestato/ e dal caldo sembra luglio/urla, c’è’ un defibrillato/ sugli spalti e’ tafferuglio/l’ufficiale il buon mercuri/le transenne sul torace/certo e’ uno dei più’ duri/ vuol la guerra, e’ un rapace/questo tifo che rincuora/ spinge alongi alla rimonta/e’ scattata la sua ora/la fiducia, questo conta/e si erge come diga/ contro i colpi e le schiacciate/ ed e’ lui che,”cazzofiga” / ora tira le mazzate/dal suo angolo blancussi/ butta dei suggerimenti/son fenomeni indiscussi/li seguiamo tutti attenti/ salvatore da Novara/ fa le foto in anteprima/ segue pure lui la gara/e la guardan pure in Cina/due a uno poi due pari/e l’arcigli e’ già’ paonazzo/dagli spalti i suoi cari/ gridan Paolo fagli il mazzo/quinto set a alterne fasi/ con infarto e svenimento/ poi di sincopi tre casi/ sopravvivo quasi a stento/Paolo alongi ha due match ball/e non vince per un nulla/l’altro sembra dragon ball/ con fortuna glieli annulla/poi per pura malasorte/ la bendata sceglie male/ Paolo e’ fuori pero’ e’ forte/ orgogliosi siamo uguale/ siam sfiniti per il tifo/ma sul podio sorridiamo/ non abbiamo fatto schifo/ quest’altr’anno lo vinciamo/
Poesia di Marco Fè